L’Altramartedì eccezionalmente si sposta al sabato per presentare lo spettacolo teatrale tratto dal libro “Le strade del Mare” di Rosi Polimeni recitato da Monica Gilardetti da un’idea del regista Fabio Tedoldi della compagnia LaCaramella.
SABATO 6 febbraio 2015, ore 21,00
Maurice GLBTQ
Via Stampatori, 10
Nello spazio raccolto del Maurice, ci presenteranno le storie intrecciate del libro “Le strade del mare”, davvero interessante e ricco di argomenti: il mare come tema centrale, mare che unisce e divide terre, famiglie, persone; mare su cui navigano da un continente all’altro tre generazioni di donne, che si scontrano sempre, ovunque e in qualsiasi tempo, con il patriarcato e il dominio maschile; donne forti e segnate dalla vita, rapporti tra donne difficili e complessi, rapporti tra donne sbilanciati, amore e non accettazione, rapporti incompiuti fino all’ultimo con le madri amate/odiate, il tutto nella cornice, drammaticamente sempre attuale, dello sfruttamento dei migranti e della loro vita grama, il cui peso ricade, sempre in misura maggiore, sulle donne, che subiscono sempre tutti i tipi di dominio.
Per prenotare la cena che precederà lo spettacolo scrivere a: [email protected]
Sabato 26 novembre 2016 ore 17:30
Maurice glbtq, Via Stampatori, 10 -Torino
In occasione della Giornata Mondiale di lotta all’AIDS, all’interno delle iniziative del Sabato in Ciabatte,
l’associazione “La Mente e l’Universo” presenta:
Un fiocco è fatto di fili: l’AIDS e le sue conseguenze.
Ne parliamo con Davide Monetto, socio Maurice che da anni segue su articoli e libri a tema le ultime scoperte sull’HIV e si avvarrà di una bibliografia scientifica accreditata.
Di cosa è fatta la malattia del secolo? Di decine di anni di epidemia, migliaia di pubblicazioni scientifiche, milioni di morti, ancor più malati. Percorreremo qualche filo di questa matassa per dare uno sguardo alla enorme complessità delle conseguenze che porta un piccolo virus
TranSversali, incontri con l’identità di genere 2017.
Il Maurice glbtq, in collaborazione col Coordinamento Torino Pride, presenta:
Venerdì 10 Marzo 2017 2017, ore 19.00 con apritivo benefit
Via Stampatori, 10- Torino
Le persone interesex, queste sconosciute….
Conduce Roberta De Nardi, antropologa e formatrice, intervengono Alessandro Comeni, attivista intersex, certi Diritti OII Europe e Nicole Braida, sociologa, Intersexioni
Con il patrocinio della Città di Torino
A corpo libero, come una danza, un esercizio o una nuotata. Il visual e il claim del Piemonte PRIDE LGBTQI 2017 creano una specie di cortocircuito. La liberazione del corpo e la liberazione delle menti, hanno non solo il fattore comune di un atto di liberazione appunto, ma sono strettamente legate in un sistema di conseguenze: da una possiamo passare nell’altra, una la conseguenza dell’altra, sia che si proceda in un senso, sia nell’altro. Liberare i nostri corpi SIGNIFICA, nei fatti, liberare la mente da costrizioni, pregiudizi e mancate autonomie. Significa in buona sostanza affermare noi stessi/e come persone, come insieme di relazioni complesse ma in grado di rivendicare autodeterminazione. Liberare i corpi, tutti i corpi, significa sottrarli alla logica commerciale indotta da altri, significa partire dalla mente libera per sciogliere le catene che anche la comunità LGBTQI spesso costruisce attorno ai corpi: il superamento dello stereotipo del corpo atletico, giovane e prestante che, nei fatti, rende marginale o invisibile chi non corrisponda a questi criteri. Il corpo e la mente, nelle nostre battaglie, devono riacquistare la propria REALTA’; liberare la mente perché si liberi essa stessa dagli elementi di esclusione al nostro interno che si sovrappongono ai forti elementi di discriminazione che la società ancora tollera o, addirittura, esaspera. Se sappiamo liberare, alzare la mente, cambiare dall’alto le prospettive e guardare oltre i muri che sempre più spesso si alzano nel mondo, sapremo anche includere il corpo disabile che altrimenti non risponde ai criteri utilitaristici dominanti, includere il corpo intersex e quello transessuale che non sono corpi difettosi, da correggere.
Esistono corpi da liberare, come le nostre menti. E un atto politico rivendicare il diritto di esistere e di mostrarsi esattamente come si è. Liberare la mente è un atto politico, liberare i corpi è un atto politico. Questo è l’inizio antico di una piccola rivoluzione.
A corpo libero, come una danza, un esercizio o una nuotata. Il visual e il claim del Piemonte PRIDE LGBTQI 2017 creano una specie di cortocircuito. La liberazione del corpo e la liberazione delle menti, hanno non solo il fattore comune di un atto di liberazione appunto, ma sono strettamente legate in un sistema di conseguenze: da una possiamo passare nell’altra, una la conseguenza dell’altra, sia che si proceda in un senso, sia nell’altro. Liberare i nostri corpi SIGNIFICA, nei fatti, liberare la mente da costrizioni, pregiudizi e mancate autonomie. Significa in buona sostanza affermare noi stessi/e come persone, come insieme di relazioni complesse ma in grado di rivendicare autodeterminazione. Liberare i corpi, tutti i corpi, significa sottrarli alla logica commerciale indotta da altri, significa partire dalla mente libera per sciogliere le catene che anche la comunità LGBTQI spesso costruisce attorno ai corpi: il superamento dello stereotipo del corpo atletico, giovane e prestante che, nei fatti, rende marginale o invisibile chi non corrisponda a questi criteri. Il corpo e la mente, nelle nostre battaglie, devono riacquistare la propria REALTA’; liberare la mente perché si liberi essa stessa dagli elementi di esclusione al nostro interno che si sovrappongono ai forti elementi di discriminazione che la società ancora tollera o, addirittura, esaspera. Se sappiamo liberare, alzare la mente, cambiare dall’alto le prospettive e guardare oltre i muri che sempre più spesso si alzano nel mondo, sapremo anche includere il corpo disabile che altrimenti non risponde ai criteri utilitaristici dominanti, includere il corpo intersex e quello transessuale che non sono corpi difettosi, da correggere.
Esistono corpi da liberare, come le nostre menti. E un atto politico rivendicare il diritto di esistere e di mostrarsi esattamente come si è. Liberare la mente è un atto politico, liberare i corpi è un atto politico. Questo è l’inizio antico di una piccola rivoluzione.
QUARTA EDIZIONE DELLA TRANS FREEDOM MARCH A TORINO!
SABATO 18 NOVEMBRE 2017, ORE 16,30
PIAZZA VITTORIO VENETO
Qui il programma completo del TDoR 2017
Preceduta al mattino da:
Corpi liberi. Intersezioni tra le violenze di genere.
Incontro pubblico
Sabato 18 novembre 2017 – ore 9.30, Sala Polivalente della Circoscrizione 6, via Leoncavallo 23, Torino
Approfittando della significativa contiguità delle date del 20 novembre (Transgender Day of Remembrance, TDoR) e del 25 novembre (Giornata contro la violenza sulle donne), la Città di Torino si propone di offrire un momento di riflessione pubblica sulle radici comuni all’origine della violenza contro le donne e della violenza contro identità sessuali ancora oggi stigmatizzate e considerate fuori dalla norma. L’incontro è stato progettato dall’Area Giovani e Pari Opportunità della Città di Torino, in collaborazione con le reti associative Coordinamento contro la violenza sulle donne (CCVD) e Coordinamento Torino Pride (CTP), dando seguito ad un percorso comune sull’intreccio tra queste forme di violenza.
Seguirà, nel pomeriggio, la Trans Freedom March, in cui verranno ricordate le vittime della violenza transfobica.
Programma
09.30 Saluti istituzionali
10.00 Marta Gianello Guida (Staff Assessorato ai Diritti della Città di Torino):
Le ragioni di questo incontro
Tavola rotonda moderata da Caterina Coppola, giornalista – Gay Post, con interventi di:
10.15 Federica Turco (Semiologa, Università di Torino, CIRSDe): Identità di genere, corpi e violenza nei media. Dalle rappresentazioni ai modelli culturali;
10.30 Luca Rollè (Dipartimento di Psicologia, Università di Torino): Aspetti psicologici e dinamiche relazionali fra le diverse forme di violenza di genere;
10.45 Stefania Cartasegna (Presidente Associazione Tessere le Identità): Essere donna transessuale e confrontarsi con la violenza di genere;
11.00 Elena Bigotti (Avvocata del Foro di Torino e Consigliera di fiducia Università di Parma): Perché tutela sia, abbiamo bisogno di UN diritto “eccentrico”?
11.15 Dibattito condotto dal Servizio LGBT in collaborazione con il Gruppo formazione Coordinamento Torino Pride e del CCVD
12.45 Conclusioni
Spettacolo Teatrale scritto da Lorenzo Beatrice, diretto e interpretato da Cristina Robasto e Lorenzo Beatrice.
Ludovica ed Eugenio, fidanzati da quattro anni, si ritrovano come ogni sera a cena insieme: questa però si rivelerà per entrambi una cena indimenticabile… Niente musica e niente effetti speciali, ovvero una scena essenziale farà da cornice alla rinascita di questa giovane coppia…h. 21.30 – “LADIES&GENTLEMEN” in concerto, che con la prorompente Saturnia Galattica, la Lady cantante queer performer e le meravigliose musiche dei Gentlemen, si mettono in scena varie e suggestive emozioni attraverso il richiamo di canzoni famose rivisitate per l’occasione.
I Ladies&Gentlemen scelgono così di affrontare quei grandi temi che coinvolgono in prima persona la società moderna: una società che sta perdendo l’arte di amare, una società che vuole imporre un modello unico di amore, una società che non è in grado di valorizzare ed accogliere ogni singola persona.
Loro sono:
Saturnia Galattica: voce e performance,
Maurizio (O Cangaceiro) Corcelli: cajon e percussioni
Giovanni Nappi: basso
Giorgio Confalonieri: chitarra e voce
Federico Confalonieri: pianoforte e congiuntivi.Biglietto: 8 euro compreso aperitivo (parte dell’incasso sarà destinato alla Mensa popolare MangiAsti)
info e prenotazioni: [email protected]
Dal 26 novembre al 10 dicembre nel foyer del Teatro Espace e presso la libreria Nora Book&Coffee sarà esposta una selezione di manifesti della mostra STOPAIDS – KEEP THE PROMISE – Venticinque anni di campagne sociali in seicento manifesti.
Si ringrazia: il MAURICE GLBTQ, la libreria NORA BOOK&COFFEE, la LILA Piemonte e la Circoscrizione 7 della Città di Torino