Il 23 gennaio. Facciamoci sentire!
Nel momento in cui il Parlamento Italiano si accinge a discutere una legge sulle unioni civili – il DDL Cirinnà – come in altre città in tutta Italia scendiamo anche noi in piazza per sensibilizzare cittadinanza e istituzioni, per fare insieme un passo verso un’Italia più civile e con meno discriminazioni.
Prendiamo la sveglia dal comodino, stacchiamo l’orologio dal muro, ritiriamo fuori quello da polso, settiamo la sveglia sullo smartphone e portiamo tutto in piazza per un flash mob che sveglierà l’Italia sul tema dei diritti. Faremo suonare nello stesso momento tutto quello che avremo, batteremo il tempo con le mani sulle lancette e alzeremo i nostri cuori egualitari per far capire a chi ci governa che il tempo è davvero scaduto. Perché è davvero ora che in Italia ogni amore venga riconosciuto e che i figli di tutte e tutti siano tutelati. È ora, insomma, di essere civili e di fare un primo passo verso la piena uguaglianza. È ora, ed è già troppo tardi.
Il Coordinamento Torino Pride GLBT vi aspetta in Piazza Carignano dalle 15:30 con la forza, l’allegria, le sveglie, la voce, gli occhi, il cuore e il costante impegno nella battaglia dei diritti civili.
SIATECI! E FATEVI SENTIRE INSIEME A NOI! FACCIAMO RISUONARE I NOSTRI DIRITTI.
“L’Italia è uno dei pochi paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. Le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali non godono delle stesse opportunità degli altri cittadini italiani pur pagando le tasse come tutti. Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni. Il desiderio di ogni genitore è che i propri figli possano crescere in un Paese in cui tutti abbiano gli stessi diritti e i medesimi doveri. Chiediamo al Governo e al Parlamento di guardare in faccia la realtà, di legiferare al più presto per fare in modo che non ci siano più discriminazioni e di approvare leggi che riconoscano la piena dignità e i pieni diritti alle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, cittadini e cittadine di questo Paese. La reciproca assistenza in caso di malattia, la possibilità di decidere per il partner in caso di ricovero o di intervento sanitario urgente, il diritto di ereditare i beni del partner, la possibilità di subentrare nei contratti, la reversibilità della pensione, la condivisione degli obblighi e dei diritti del nucleo familiare, il pieno riconoscimento dei diritti per i bambini figli di due mamme o di due papà, sono solo alcuni dei diritti attualmente negati. Questioni semplici e pratiche che incidono sulla vita di milioni di persone. Noi siamo sicuri di una cosa: gli italiani e le italiane vogliono l’uguaglianza di tutte e di tutti.”

h. 21:00
Maurice glbtq
Via Stampatori, 10 – Torino
Il Centro Documentazione del Maurice, in occasione della Giornata dell’orgoglio LGBTQ, è lieto di presentare l’ultimo libro di Marco Emanuele, “Maschi all’opera: soggetti eccentrici nel teatro di Benjamin Britten”, vincitore del premio studi LGBTQ “Maurice” (Milano, Mimesis, 2016).Faremo incursioni tra letteratura, opera e “vita” di personaggi storici o inventati che ci parlano della deviazione dalla mascolinità normata, dei rapporti tra opera e sessualità/omosessualità, e di come la musica può rappresentare le identità di genere.Intervengono:
*l’Autore (musicologo e compositore)
*Luca Valentino (regista e docente di “Teoria e tecnica dell’interpretazione scenica” al Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria)
*Modera Cristian Lo Iacono
Al termine, come nella migliore tradizione italica, un brindisi: “libiamo ne’ lieti calici!”.
TranSversali, incontri con l’identità di genere 2017.
Il Maurice glbtq, in collaborazione col Coordinamento Torino Pride, presenta:
Venerdì 10 Marzo 2017 2017, ore 19.00 con apritivo benefit
Via Stampatori, 10- Torino
Le persone interesex, queste sconosciute….
Conduce Roberta De Nardi, antropologa e formatrice, intervengono Alessandro Comeni, attivista intersex, certi Diritti OII Europe e Nicole Braida, sociologa, Intersexioni
Con il patrocinio della Città di Torino
A corpo libero, come una danza, un esercizio o una nuotata. Il visual e il claim del Piemonte PRIDE LGBTQI 2017 creano una specie di cortocircuito. La liberazione del corpo e la liberazione delle menti, hanno non solo il fattore comune di un atto di liberazione appunto, ma sono strettamente legate in un sistema di conseguenze: da una possiamo passare nell’altra, una la conseguenza dell’altra, sia che si proceda in un senso, sia nell’altro. Liberare i nostri corpi SIGNIFICA, nei fatti, liberare la mente da costrizioni, pregiudizi e mancate autonomie. Significa in buona sostanza affermare noi stessi/e come persone, come insieme di relazioni complesse ma in grado di rivendicare autodeterminazione. Liberare i corpi, tutti i corpi, significa sottrarli alla logica commerciale indotta da altri, significa partire dalla mente libera per sciogliere le catene che anche la comunità LGBTQI spesso costruisce attorno ai corpi: il superamento dello stereotipo del corpo atletico, giovane e prestante che, nei fatti, rende marginale o invisibile chi non corrisponda a questi criteri. Il corpo e la mente, nelle nostre battaglie, devono riacquistare la propria REALTA’; liberare la mente perché si liberi essa stessa dagli elementi di esclusione al nostro interno che si sovrappongono ai forti elementi di discriminazione che la società ancora tollera o, addirittura, esaspera. Se sappiamo liberare, alzare la mente, cambiare dall’alto le prospettive e guardare oltre i muri che sempre più spesso si alzano nel mondo, sapremo anche includere il corpo disabile che altrimenti non risponde ai criteri utilitaristici dominanti, includere il corpo intersex e quello transessuale che non sono corpi difettosi, da correggere.
Esistono corpi da liberare, come le nostre menti. E un atto politico rivendicare il diritto di esistere e di mostrarsi esattamente come si è. Liberare la mente è un atto politico, liberare i corpi è un atto politico. Questo è l’inizio antico di una piccola rivoluzione.
A corpo libero, come una danza, un esercizio o una nuotata. Il visual e il claim del Piemonte PRIDE LGBTQI 2017 creano una specie di cortocircuito. La liberazione del corpo e la liberazione delle menti, hanno non solo il fattore comune di un atto di liberazione appunto, ma sono strettamente legate in un sistema di conseguenze: da una possiamo passare nell’altra, una la conseguenza dell’altra, sia che si proceda in un senso, sia nell’altro. Liberare i nostri corpi SIGNIFICA, nei fatti, liberare la mente da costrizioni, pregiudizi e mancate autonomie. Significa in buona sostanza affermare noi stessi/e come persone, come insieme di relazioni complesse ma in grado di rivendicare autodeterminazione. Liberare i corpi, tutti i corpi, significa sottrarli alla logica commerciale indotta da altri, significa partire dalla mente libera per sciogliere le catene che anche la comunità LGBTQI spesso costruisce attorno ai corpi: il superamento dello stereotipo del corpo atletico, giovane e prestante che, nei fatti, rende marginale o invisibile chi non corrisponda a questi criteri. Il corpo e la mente, nelle nostre battaglie, devono riacquistare la propria REALTA’; liberare la mente perché si liberi essa stessa dagli elementi di esclusione al nostro interno che si sovrappongono ai forti elementi di discriminazione che la società ancora tollera o, addirittura, esaspera. Se sappiamo liberare, alzare la mente, cambiare dall’alto le prospettive e guardare oltre i muri che sempre più spesso si alzano nel mondo, sapremo anche includere il corpo disabile che altrimenti non risponde ai criteri utilitaristici dominanti, includere il corpo intersex e quello transessuale che non sono corpi difettosi, da correggere.
Esistono corpi da liberare, come le nostre menti. E un atto politico rivendicare il diritto di esistere e di mostrarsi esattamente come si è. Liberare la mente è un atto politico, liberare i corpi è un atto politico. Questo è l’inizio antico di una piccola rivoluzione.
QUARTA EDIZIONE DELLA TRANS FREEDOM MARCH A TORINO!
SABATO 18 NOVEMBRE 2017, ORE 16,30
PIAZZA VITTORIO VENETO
Qui il programma completo del TDoR 2017
Preceduta al mattino da:
Corpi liberi. Intersezioni tra le violenze di genere.
Incontro pubblico
Sabato 18 novembre 2017 – ore 9.30, Sala Polivalente della Circoscrizione 6, via Leoncavallo 23, Torino
Approfittando della significativa contiguità delle date del 20 novembre (Transgender Day of Remembrance, TDoR) e del 25 novembre (Giornata contro la violenza sulle donne), la Città di Torino si propone di offrire un momento di riflessione pubblica sulle radici comuni all’origine della violenza contro le donne e della violenza contro identità sessuali ancora oggi stigmatizzate e considerate fuori dalla norma. L’incontro è stato progettato dall’Area Giovani e Pari Opportunità della Città di Torino, in collaborazione con le reti associative Coordinamento contro la violenza sulle donne (CCVD) e Coordinamento Torino Pride (CTP), dando seguito ad un percorso comune sull’intreccio tra queste forme di violenza.
Seguirà, nel pomeriggio, la Trans Freedom March, in cui verranno ricordate le vittime della violenza transfobica.
Programma
09.30 Saluti istituzionali
10.00 Marta Gianello Guida (Staff Assessorato ai Diritti della Città di Torino):
Le ragioni di questo incontro
Tavola rotonda moderata da Caterina Coppola, giornalista – Gay Post, con interventi di:
10.15 Federica Turco (Semiologa, Università di Torino, CIRSDe): Identità di genere, corpi e violenza nei media. Dalle rappresentazioni ai modelli culturali;
10.30 Luca Rollè (Dipartimento di Psicologia, Università di Torino): Aspetti psicologici e dinamiche relazionali fra le diverse forme di violenza di genere;
10.45 Stefania Cartasegna (Presidente Associazione Tessere le Identità): Essere donna transessuale e confrontarsi con la violenza di genere;
11.00 Elena Bigotti (Avvocata del Foro di Torino e Consigliera di fiducia Università di Parma): Perché tutela sia, abbiamo bisogno di UN diritto “eccentrico”?
11.15 Dibattito condotto dal Servizio LGBT in collaborazione con il Gruppo formazione Coordinamento Torino Pride e del CCVD
12.45 Conclusioni
Pinkwashing e movimento lgbt. Quando i diritti lgbt vengono strumentalizzati: il caso di Israele.
Iniziativa di lancio per la creazione di una rete contro il pinkwashing israeliano.
Giovedì 30 novembre 2017, ore 20.45,
Maurice glbtq– Via Stampatori, 10 -Torino
Incontro/dibattito con:
*Roberto Boccardi (BDS Comisiòn Pinkwatching- Madrid), testimonianza da Madrid sulle attività contro il Pinkwashing
* Cristian Lo Iacono (Maurice glbtq).
PRECEDUTO DA UN APERITIVO BENEFIT ALLE ORE 19.30
Spettacolo Teatrale scritto da Lorenzo Beatrice, diretto e interpretato da Cristina Robasto e Lorenzo Beatrice.
Ludovica ed Eugenio, fidanzati da quattro anni, si ritrovano come ogni sera a cena insieme: questa però si rivelerà per entrambi una cena indimenticabile… Niente musica e niente effetti speciali, ovvero una scena essenziale farà da cornice alla rinascita di questa giovane coppia…h. 21.30 – “LADIES&GENTLEMEN” in concerto, che con la prorompente Saturnia Galattica, la Lady cantante queer performer e le meravigliose musiche dei Gentlemen, si mettono in scena varie e suggestive emozioni attraverso il richiamo di canzoni famose rivisitate per l’occasione.
I Ladies&Gentlemen scelgono così di affrontare quei grandi temi che coinvolgono in prima persona la società moderna: una società che sta perdendo l’arte di amare, una società che vuole imporre un modello unico di amore, una società che non è in grado di valorizzare ed accogliere ogni singola persona.
Loro sono:
Saturnia Galattica: voce e performance,
Maurizio (O Cangaceiro) Corcelli: cajon e percussioni
Giovanni Nappi: basso
Giorgio Confalonieri: chitarra e voce
Federico Confalonieri: pianoforte e congiuntivi.Biglietto: 8 euro compreso aperitivo (parte dell’incasso sarà destinato alla Mensa popolare MangiAsti)
info e prenotazioni: [email protected]
Dal 26 novembre al 10 dicembre nel foyer del Teatro Espace e presso la libreria Nora Book&Coffee sarà esposta una selezione di manifesti della mostra STOPAIDS – KEEP THE PROMISE – Venticinque anni di campagne sociali in seicento manifesti.
Si ringrazia: il MAURICE GLBTQ, la libreria NORA BOOK&COFFEE, la LILA Piemonte e la Circoscrizione 7 della Città di Torino