Grazie alle Mélo-Coton, Ladies and Gentlemen, alle ballerine e ballerini del condominio, a Polina DJ, le nostre drag queen Crudelia e Reina Dela Noche, a tutt@! A prestissimo!
Varie
Torino Pride 2019 | Over The Borders
Saremo sempre un porto aperto e sicuro per chiunque si trovi a varcare un confine. Qualunque esso sia. E lo saremo con orgoglio.
Grazie a tutte e tutti coloro che hanno sfilato con noi al Torino Pride 2019 | Over the borders, grazie ad Arci Torino, che per il secondo anno ha condiviso con noi lo spezzone e ha messo a disposizione il suo indispensabile supporto organizzativo, grazie al Coordinamento Torino Pride GLBT per aver saputo progettare un Pride inclusivo e al tempo stesso radicale.
Un grazie speciale, infine ma non meno importante, alle e ai rifugiat@ LGBTQ del gruppo Maurice refugees: per il loro esempio di forza, coraggio e resistenza. Perché ci ricordano ogni giorno che vale la pena di lottare, per loro e per tutt@ noi.

Bando per il Premio Studi GLBTQ 2018
Il premio, bandito dal Centro Documentazione del Maurice GLBTQ a partire dall’anno 2011 grazie a una donazione privata, rappresenta un intervento attivo e qualificato nel campo della cultura. E’ rivolto a autori e autrici di tesi di laurea magistrale e di dottorato discusse nel corso dell’anno accademico concluso alla pubblicazione del bando, ovvero ricerche indipendenti originali e aggiornate. Le discipline storiche sono il focus principale, ma verranno valutate anche ricerche di tipo psicologico, letterario o giuridico. I lavori devono essere redatti in lingua italiana.
Il premio consisterà nella pubblicazione del lavoro o dei lavori prescelti nella collana LGBTI/Maurice. Tale collana è una sezione della collana “LGBTI – studi” pubblicata presso l’Editore Mimesis di Milano, adotta un metodo di peer reviewing ed è composta da un comitato scientifico che raccoglie alcuni tra i nomi più prestigiosi del panorama italiano sugli studi su genere e sessualità.
2018 Premio GLBTQ – Bando 2018 Premio GLBTQ – Modulo A 2018 Premio GLBTQ – Modulo B
MARIELLE VIVE! IL MAURICE GLBTQ AL PRIDE 2018
MARIELLE VIVE!
IL MAURICE GLBTQ AL PRIDE 2018
Per noi, il tempo della lotta non è mai finito. Nessun risultato ottenuto a livello legislativo ci ha mai fatto pensare, nemmeno per un minuto, «abbiamo vinto, ora godiamoci il successo». Il cammino per la liberazione delle persone lgbtqi non è che all’inizio, anche perchè non riguarda solo chi è cittadino/a italiano/a. Per noi, la liberazione è di tutte/i, ovunque, o di nessuno. E non si misura solo in alcuni aspetti, ma abbraccia il nostro essere persone che amano, lavorano, studiano, migrano, viaggiano, creano. Persone che trasformano il mondo che le circonda e che trasformano loro stesse. Per noi, la liberazione delle soggettività lgbtqi potrà avvenire solo con una radicale messa in discussione dell’ordine patriarcale etero-normativo e capitalistico, costruendo pratiche di relazione che combattano esclusione e discriminazione sulla base del genere, del colore della pelle, dell’origine geografica, della religione e della posizione di subordinazione economico-sociale.
Nasce da questi profondi convincimenti, che guidano l’azione del Maurice da più di 30 anni, la scelta di sfilare al Pride torinese del 16 giugno 2018 nel nome di Marielle Franco, attivista afro-brasiliana socialista, femminista, lesbica, uccisa per il suo impegno in favore dell’emancipazione delle classi popolari del suo Paese. Vogliamo onorarne la memoria e tenere alta l’attenzione a livello internazionale sul suo caso – e sulla drammatica situazione del Brasile nel suo complesso – perchè sia fatta giustizia. Ma vogliamo anche indicare il suo operato come esemplare per noi: è nell’impegno politico di persone come Marielle Franco che si può vedere, in concreto, cosa si debba intendere per «intersezionalità» delle lotte. Sessismo, razzismo, omofobia, transfobia, sfruttamento capitalistico, repressione politicamente motivata, guerra: questi sono gli avversari da “chiamare per nome” e contrastare. Sono avversari più forti che mai, come purtroppo mostra la violenza che ci circonda: pensiamo a uno degli ultimi drammatici esempi, l’omicidio del sindacalista Soumayla Sacko nella Piana di Gioia Tauro.
La nostra presenza al Pride, nella cui piattaforma ci riconosciamo pienamente, non vuole essere solitaria, ma insieme ad altre/i, compagne/i di strada che, ciascuno dalla propria specificità, sentano di sfilare nel nome dei valori per cui ha lottato Marielle Franco. Sfileremo gridando il nostro no al razzismo di chi governa in Italia oggi e di chi governava ieri, all’omofobia sguaiata dei ministri di oggi e a quella più presentabile dei ministri di ieri. Il governo Conte-Di Maio-Salvini ci ripugna, ma da parte nostra nessun rimpianto per ciò che c’era prima. Sappiamo che nel movimento glbtqi convivono diverse anime, ed è giusto così. Per quanto ci riguarda, nel Pride di quest’anno, in particolare, intendiamo mandare un chiaro segnale a tutti i rappresentanti politici: apprezziamo la vostra presenza, ma vogliamo soprattutto la vostra coerenza. Il Pride è delle attiviste e degli attivisti, è delle persone glbtq, innanzitutto: gli esponenti politici sfilino pure con noi, nonostante le contraddizioni enormi che attraversano il M5S della sindaca Appendino e il Pd del presidente Chiamparino, ma non rubino la scena. E nessuno di noi gliela lasci.
Marielle Vive! Tutt* al Pride del 16 giugno!
La parola alle Amazzoni da Lesbo a Hollywood
La parola alle Amazzoni. Scenario artistico e letterario da Lesbo a Hollywood, di Giorgia Succi.
ore 20 aperitivo di autofinanziamento
ore 21
presentazione del libro.
dialoga con l’autrice
Paola Guazzo, saggista, attivista e studiosa del movimento lesbico.
«Le donne di lettere sono quasi del tutto sconosciute le une alle altre, eccetto ogni tanto per il nome», scriveva Natalie Clifford Barney a Colette negli anni ’20 del secolo scorso. Quando nel 1927 fondò l’Académie des Femmes lo fece perché le donne potessero conoscersi, riconoscersi e celebrarsi. La parola alle Amazzoni ha lo stesso intento e ripercorre la storia delle donne lesbiche, la loro rappresentazione e visibilità storica, letteraria, e artistica. Pone al suo centro le donne, la loro parola e il loro desiderio di essere individui completi e indipendenti dallo sguardo maschile ed etero-normativo. Perché se Saffo è indiscutibilmente la prima donna a noi giunta che cantò l’amore e il desiderio tra donne, non fu certamente l’ultima.
Giorgia Succi è nata a Torino, ma le piace cambiare spesso residenza. Laureata in Lettere e con un master in femminismo, ritiene da sempre fondamentale la diffusione pubblica della storia e del genio delle donne. Seguace di Saffo per passione e vocazione, adora riscoprire e celebrare le fiere Amazzoni che hanno popolato la terra per migliaia di anni.
fresco di stampa, il testo di Giorgia Succi fa parte di Libera Mente, la nuova collana editoriale di Robin – Biblioteca del Vascello.
Non aver mai finito di dire. Classici gay, letture queer – di Tommaso Giartosio
ore 20 aperitivo di autofinanziamento
ore 21 dialogano con Tommaso Giartosio
Paola Guazzo, saggista, attivista, studiosa del movimento lesbico
Marco Pustianaz, Università Piemonte Orientale
modera Cristian Lo Iacono, filosofo, Maurice GLBTQ
Tommaso Giartosio. Non aver mai finito di dire. Classici gay, letture queer, Quodlibet, 2017
«Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire». La definizione (anch’essa classica) di Italo Calvino è un invito a guardare ai grandi libri con occhi nuovi. Ma queste nuove letture non ci costringono forse a ripensare l’idea stessa di tradizione dei classici, e in generale ciò che crediamo di poter dare per assodato riguardo alla letteratura?
Questo libro si propone di utilizzare un unico tema specifico – la trattazione letteraria dell’omosessualità – come chiave per interrogare testi molto diversi tra loro e accedere a questioni molto più vaste. Questioni come la natura della tradizione, appunto: di cui si propone un diagramma non ad albero ma a caverna, esposto a pressioni e deformazioni. E poi l’autonomia dell’arte (ripensata sulla scorta di Colori proibiti di Mishima); l’umorismo (in Proust); il racconto di sé (attraverso Isherwood); l’etica della scrittura (con Dante e Auden). Non mancano capitoli avventurosi come quello dedicato ai Promessi sposi, oggetto di una lettura controcorrente centrata sul rapporto tra sessualità e identità nazionale, o interventi di critica culturale come quelle sulla fenomenologia del James Bond gay portato sugli schermi da Sam Mendes.
Sotto l’avvicendarsi delle analisi letterarie – che mirano a una rigorosa onestà intellettuale – va poi gradualmente emergendo il basso continuo di una riflessione sulla realtà italiana. Così raccontare il laboratorio dello scrittore gay e la sua mutata (diminuita?) posizione culturale diventa un’occasione per mettere in luce le contraddizioni del presente, i conflitti tra ethos dominante e minoranze, i concreti vantaggi e pericoli dell’identitarismo.
per aperitivo: graditissima prenotazione a: [email protected]
Terrore anale di Paul B. Preciado 11 maggio Salone del Libro
Marie-Jo, Valerie, Elinor: le novità de Il Dito e la luna presentate da Margherita Giacobino 8 maggio
AltraMartedì Maurice GLBTQ
8 maggio
ore 20 aperitivo di autofinanziamento
ore 21 presentazione
Marie-Jo, Valerie, Elinor: le novità de Il Dito e la luna presentate da Margherita Giacobino
Il Dito e La Luna, l’editrice femminista e lesbica che ha pubblicato autrici come Dorothy
Allison, Audre Lorde, Monique Wittig, Lillian Faderman, Emma Donoghue, Rebecca Brown, Hélène de
Monferrand e molte altre, inaugura il suo programma editoriale 2018 con due titoli, uno di saggistica e uno di narrativa: Desiderio e libertà – Questioni di politica femminista e lesbica di Marie-Jo Bonnet, e Un’Americana a Parigi, di Elinor Rigby.
Margherita Giacobino, narratrice, saggista e traduttrice, ci parlerà di queste nuove uscite e del progetto SOLANAS MON AMOUR: dedicato a Valerie Jean Solanas
“definita in molti modi: una pazza, una femminista radicale, un’anomalia al di fuori del tempo, la
Robespierre del femminismo. Dotata di intelligenza acuta e polemica, ma incapace di venire a patti con un mondo la cui multiforme ingiustizia e idiozia le apparivano patenti, Solanas scelse il margine come punto di vista privilegiato su quella società da cui si chiamava fuori. Irriducibile nel suo solitario rifiuto di ogni
canone, valore o criterio socialmente riconosciuto, la scrittrice Solanas ci mette di fronte a una delle
critiche più radicali mai espresse sulla nostra civiltà”
Maggio 4 appuntamenti: al Maurice, al MAU e al Salone del Libro
4 eventi a maggio! al Salone del Libro, al MAU e nella sede di via Stampatori, 4 occasioni di incontro e confronto:
Martedì 8 maggio, ore 21, AltraMartedí al Maurice GLBTQ
Margherita Giacobino presenta le nuove iniziative editoriali de Il Dito e la luna, casa editrice femminista e lesbica, dedicate a Marie-Jo Bonnet, Valerie Solanas.
Venerdì 11 maggio, ore 10,30 presso il Salone del libro, Sala Arancio, Regione Piemonte: presentazione dell’ultimo lavoro di Paul B. Preciado, Terrore Anale, Fandango libri.
Interventi di
Maya De Leo, Università di Torino
Cristian Lo Iacono, Maurice GLBTQ
Tiziana Triana, direttrice editoriale di Fandango Libri.
Mercoledì 16 maggio alle ore 21,00
al Maurice GLBTQ
presentazione dell’ultimo libro di Tommaso Giartosio, Non aver mai finito di dire. Classici gay, letture queer, Quodlibet, 2017
con Tommaso Giartosio, Paola Guazzo, Marco Pustianaz.
Sabato 19 maggio presso il MAU, Museo Arte Urbana, intervento a cura dell’AltraMartedí sulla Lesbofobia, all’interno dell’iniziativa Celebrate Yourself, di Alice Arduino.